di Ivan Baturin (Russian Federation, 2024) 60′
(VO con i sottotitoli in italiano)
“Il cinema mi ha divorato,” ha detto Lyudmila Kusakova, una delle prime donne nella squadra di production design alla Mosfilm. Dal caos di oggetti trovati nelle discariche della città, Lyudmila dà vita a set magici per tanti film che sono diventati pietre miliari del cinema. In questo lavoro era supportata da suo marito e mentore, Mikhail Kartashov, che aiutò Lyudmila a scovare la bellezza nell’ordinario e a precorrere i tempi con le sue idee. Tuttavia, i loro differenti approcci alla vita hanno decisamente messo a dura prova la loro unione. Può l’amore resistere tra due modi di vivere così diversi, quando l’arte e il cinema diventano l’essenza stessa dell’esistenza? Il film documentario animato ripercorre la storia della Kusanova, e rappresenta secondo il regista un modo di restituire giustizia ai tanti che hanno lavorato “dietro le quinte” e hanno reso leggendari i film del periodo sovietico. Il film combina in modo sublime vari tipi di grafica: motion graphics, grafica 2D con rigging di pupazzi digitali, animazione 3D, le capacità delle reti neurali, il compositing multilivello e la classica animazione realizzata a mano.